Gatti che attraversano la strada

Gatti che attraversano la strada
E' uscito "Gatti che attraversano la strada", il mio primo libro di poesie

martedì 13 dicembre 2016

Pithecantropus Rex

Sotto l’ombra di un pensiero verde salvia
si salva solo una scrittura bastarda,
che s’avanza seminando scongiuri
e vane carte ricoperte di enigmi
che mai nessuno proverà a svelare –
tu prendi il ritmo e lasciati andare,
ti porterò dove non serve sapere
a che ora parte il prossimo treno
e se tutto il denaro che possiedi
basterà per acquistare il biglietto –
se ti lasciassi asportare il cervello,
la tua testa sarebbe molto più leggera
e non stancherebbe così tanto i tuoi piedi
quando la porti in giro per metterla in mostra
come un cane di razza al guinzaglio,
l’appiglio cui agganciare un pensiero
che non devi scordarti di pensare
se vuoi esser considerato in certi ambienti –
sovverti la dittatura del linguaggio,
l’usanza borghese di dare un senso
alle parole e alle frasi, capovolgi
il dialogo e spariglia il campo,
sorprendendo l’avversario che t’affronta
mostrandosi con il tuo vero volto –
sono un tipo ben strano, io che la notte
traggo il piacere dalle parole,
trascurando il sonno per gettare amore
nella vostra fornace indifferente –
e non ho niente da dire riguardo l’anima
ma credo nell’esistenza del corpo,
nel suo ribellarsi inconfutabile
quando lo si vuole sottomesso
al folle controllo della legge,
alla mortificazione della morale –
io scrivo per ridare dignità
alle biciclette rubate, agli attimi
traditi per tramonti di passaggio –
per continuare il discorso mai interrotto
sull’essere maestosamente semplici
e minutamente complessi, meccanismi
imperfettamente funzionanti abbastanza
da concepire il supplizio demenziale
della puntualità, il paradosso
spaziotemporale del lavoro
su cui si fondano repubbliche
e si demoliscono cinematografi –
noi, scimmie addomesticate
che studiano le stelle per inventarsi
divinità terribili attraverso cui
adorare noi stessi in carne ed ossa –
noi, creatori e distruttori di mondi
per un passatempo da ragazzini
perpetuamente inesperti.

mercoledì 7 dicembre 2016

Diritto di silenzio

Mi astengo? Sì, mi astengo! 
dal dovere di intrattenere
con l'esibizione del privato
un pubblico senza volto,
nomi e cognomi privi
di segni di riconoscimento,
di dettagli anatomici
che li rendano distinguibili 
dall'obbligo di mostrarmi,
denudato e trafitto,
alla lente del microscopio,
al banco degli imputati
in attesa di giudizio 
dalle conversazioni
confidenziali ed oziose,
dai referendum, dalle elezioni 
dalle lezioni di vita vissuta
o soltanto immaginata
di chi pretende di decretare
quale cosa giusta farmi fare 
dalle indicazioni di voto
e dai voti di cambiamento,
di sobrietà, di dimagrimento 
di fedeltà a idee asfissianti
che levano ossigeno alla mente,
che urlano per non annaspare,
che si dibattono in attesa
di qualcuno che le venga a salvare 
dovevamo proprio ridurci
a produttori non richiesti
di opinioni per conto terzi,
a loro volta fabbricanti
l'inutile paccottiglia
di chiacchiere che oltraggia i silenzi 
rivendico la dimenticanza,
il passare inosservato,
la banalità dell'esistenza
lontano dal centro dell'attenzione 
e non ho ambizione per una parte
da attore protagonista nel dramma
collettivo che si va mettendo in scena 
così poco mi appassiona che non sia
il suono prima della parola,
il corpo prima della voce,
il pensare prima dell'idea 
la quiete prima dell'esplosione.

mercoledì 9 novembre 2016

Vendersi bene

Di ritorno da un rave extragalattico,
gattonando piano nell’ingresso
di riflesso per non farmi intercettare
da vedette ipermetropi del riflusso,
trovo riverso sul pavimento
un verso avanzato chissà quando
dal fracasso di un’idea funesta –
aduso a frequentar sotterfugi
in caso di carenza di materia
poetica prontamente utilizzabile,
passo all’incasso e porto via per poco
quel che mi basta per ultimare l’opera
ancora, invero, neppure iniziata –
terminata la vacanza in universi
estremamente distanti e spersi,
è tempo di tornare sul mercato
a piazzare il mestiere a chi meglio
si presta ad apprezzarlo o, perlomeno,
si mostra disponibile a pagarlo –
ognuno ha un prezzo e di questi tempi
non si può andare troppo per il sottile
con l’idealismo esistenziale,
l’epica iperterminale,
il postmoderno stanziale –
rotolando sul piano astrale,
scartando di lato per evitare
la seduzione del fallimento,
le sexy sirene dell’insuccesso,
la comodità dell’incomprensione,
fingendo di passare di là per caso
può capitare di imbattersi
in certe crepe nella realtà
che dobbiamo allargare,
in certi delitti dell’anima
su cui bisogna indagare –
è un duro lavoro, un guadagno sudato,
ma è allora che l’arte raggiunge lo scopo
di pagare da bere all’artista
e, se ne avanza, lasciare da parte
qualcosa che dia un senso alla vita
di chi vive cercando qualcosa
che ancora non sa di avere perduto.

La Voce Dei Poeti - Università di Cagliari, 8 novembre 2016


mercoledì 26 ottobre 2016

Senza titolo

Cerco un nuovo maestro da imitare
per diventare più originale
e una storia già sentita da raccontare
per la miliardesima volta,
per sorprendervi tutti ancora,
ingenui e stupiti,
con la geniale banalità
di una truffa ben congegnata.

domenica 23 ottobre 2016

Per Certi Versi - Letture d'Autunno -- Rassegna La Voce Dei Poeti

Nell'ambito dei corsi triennali di Letteratura italiana moderna e contemporanea e di Letteratura italiana contemporanea 1, l'Università di Cagliari organizza la rassegna La Voce Dei Poeti, che ha la finalità di accostare gli studenti alla poesia e di approfondire la loro conoscenza del linguaggio poetico. La rassegna è abbinata al calendario Letture d'Autunno di Per Certi Versi, rassegna organizzata dall'associazione Il Grimorio Delle Arti, che nella stagione passata ha visto esibirsi a Cagliari numerosi poeti di fama nazionale. Ciascuna giornata si articolerà su un doppio appuntamento: uno pomeridiano, ospitato nei locali dell'Ateneo, rivolto principalmente agli studenti ma aperto al pubblico, e un altro serale, che si terrà al Babeuf // Tè, vino e letture lente, in via Giardini 147/A. Di seguito, il programma completo della doppia rassegna.


25 ottobre 2016

Dalle 16.00 alle 18.00 - Auditorium A (sala Wagner), Campus Aresu, via San Giorgio, 12, Cagliari
Con Rita Pacilio Davide Rondoni Valentina Neri, Giuseppe Mereu, e Gavino Angius

Dalle 20.00 alle 21.00 - Babeuf // tè, vino e letture lente
Con Rita Pacilio, Davide Rondoni e Gavino Angius


8 novembre 2016

Dalle 16.00 alle 18.00 - Auditorium A (sala Wagner), Campus Aresu, via San Giorgio, 12, Cagliari
Con Paolo Agrati, Luca Bassi Andreasi, Alessandra Fanti, Giuseppe Mereu e Alessandra Racca

Dalle 20.00 alle 21.00 - Babeuf // tè, vino e letture lente
Con Paolo Agrati, Luca Bassi Andreasi, Giuseppe Mereu, Alessandra Fanti e Alessandra Racca


6 dicembre 2016

Ore 10.00 - Aula Magna Motzo, polo umanistico Sa Duchessa, Via Is Mirrionis, 1, Cagliari

Con la partecipazione di Paolo Agrati, Gavino Angius, Nicola Bultrini, Gianpaolo Mastropasqua, Giuseppe Mereu, Valentina Neri e Claudio Pozzani.

Seminario: “GLI EPISTOLARI DEI POETI POÈTES À LA LETTRE

- Giovanna Caltagirone, Marie-José Tramuta, Presentazione del progetto

- Marie-José Tramuta, Un archivio inedito: L'epistolario di Nella Nobili, poetessa bilingue

- Sandro Maxia,

- Maria Grazia Calandrone, Vita mia…

- Francesca Corrias, Poesia ed editoria nel primo Novecento. Una riflessione sul carteggio Lucini, Govoni e Puccini.

- Susanna Sitzia, La Poesia neo-greca di Luisa Giaconi nel carteggio Campana-Novaro.

- Alba Castello, Un poeta "fuori dal tempo": Lucio Piccolo e alcune riflessioni epistolari.

- Giovanni Di Malta, “Usare” la poesia. La Guerra fredda nelle lettere di Cesare Pavese.

- Susanna Sitzia, Teoria del processo traduttivo e paradigma sardista nel carteggio tra Marianna Bussalai e Montanaru (1925-1947).

- Irene Palladini, Antonio Porta e la corrispondenza salvata.

Dalle 20.00 alle 21.00 - Babeuf // tè, vino e letture lente
Con Nicola Bultrini, Maria Grazia Calandrone e Claudio Pozzani


Il programma delle tre giornate che si svolgeranno nei locali dell'Università degli Studi di Cgliari è stato curato da Giovanna Caltagirone, docente di Letteratura italiana contemporanea all’Università di Cagliari, e da Marie-José Tramuta, docente di Lingua e Civiltà italiana all’Université di Caen. ll seminario del 6 dicembre è nato all’interno di un accordo di cooperazione internazionale con l’Université di Caen e con l’alto patrocinio dell’Imec, l’archivio letterario nazionale del Novecento francese. Il progetto di ricerca che ha permesso il sodalizio tra i due atenei s’intitola Gli epistolari dei poeti – Poet a la lettre, e lo scorso anno accademico ha visto protagonisti i sardi in Normandia. La scelta delle personalità in palinsesto è stata possibile grazie alla collaborazione de Il Grimorio delle Arti. Il programma degli incontri che si svolgeranno nel locale Babeuf di via Giardini 147/a, sono a cura di Valentina Neri.

lunedì 17 ottobre 2016

Passando attraverso la Porta Santa

Una zanzara ronza rabbiosa
digiuna, reclama la razione
protestando contro lenzuola serrate –
antifurto mannari ululano alla luna
lamentandosi per l’ingrato mestiere
di guardiani della proprietà privata
altrui, urlando il disprezzo
per la provocata delazione,
la medaglia al valore dello schiavo –
un altro pezzo di innocenza muore
ed è tumulato con mattoni e cemento,
onorato con balconi e fioriere
è il sacrificio verde verso il futuro –
nostra signora del calcestruzzo,
fateci la grazia per il condono edilizio,
mettete una buona parola
per il premio di cubatura –
intercedete presso i santi,
i beati e gli assessori tutti
perché dia frutto l’investimento –
con le buste ricolme di cibo,
i devoti stanno in coda per guadagnarsi
l’indulgenza plenaria, la remissione
dei peccati, l’ingresso dalla porta
benedetta nel regno del possesso –
i miti erediteranno la terra
o almeno qualche appartamento
di modesta metratura, un posto auto
al coperto con riscaldamento autonomo –
passare accanto ai loro pensieri
mi uccide a poco a poco, con la noia
delle loro vite sprecate a pregare
per un avvenire che non verrà mai –
sottovoce, bestemmio.

giovedì 8 settembre 2016

Senza titolo

Chiamate i pompieri,
evacuate la città!!! –
è la notte più calda
di tutte le notti,
le fiamme divampano
dal mio corpo incandescente
che sale e si espande,
prossimo a esplodere
e ad ingoiare intero
il sistema solare –
prevedo che
sul pianeta Terra
non si dormirà
per parecchio tempo.

martedì 6 settembre 2016

Amore & Psycho @ Cagliari, reading di Paolo Agrati

Reading del poeta-performer Paolo Agrati, tratto dal libro "Amore & Psycho". Introduce il poeta e giornalista Giuseppe Mereu. Al termine della serata è previsto un momento conviviale. L'evento è organizzato dall'associazione culturale Il Grimorio delle Arti in collaborazione con la Libreria Murru.

Paolo Agrati è nato nel 1974 a maggio. Si occupa principalmente di poesia, scrittura, musica e amenità. Ha pubblicato le raccolte di poesia "Amore & Psycho" (Miraggi Edizioni 2014), "Nessuno ripara la rotta" (La Vita Felice 2012), "Quando l’estate crepa" (Lietocolle 2010) e il libriccino "Piccola Odissea" (Pulcinoelefante 2012). E’ uno dei più noti poetry slammer italiani. Da sempre propone la sua poesia dal vivo, portandola con i reading nei luoghi più svariati e inusuali. Nell’estate del 2014 partecipa al XXIV° Festival Internazionale della poesia di Medellin in Colombia come ospite italiano ed è finalista del premio Carducci dove consegue il riconoscimento “Pietrasanta-scultura e poesia”. Nel 2015 partecipa al progetto artistico internazionale Broosistan, degli artisti belgi Peleman and Schellekens. Nel 2016 traduce il poeta cileno Jaime Luis Huenùn e il booktrailer di "Amore & Psycho" viene premiato con una menzione speciale al Cortinametraggio, il Festival di corti di Cortina. E’ narratore e cantante nella Spleen Orchestra, band di culto nel suo genere, che ha co-fondato nel 2009 e che ripropone le musiche e le atmosfere dei film di Tim Burton.

Il reading si terrà venerdì 9 settembre alle 19, alla Libreria Murru, in via Machiavelli 42 a Cagliari.

giovedì 1 settembre 2016

Poetto Poet-ry White Splash

Domenica 4 Settembre 2016 alle ore 12:00 presso il litorale del Poetto di Cagliari, dalla stazione balneare Golfo degli Angeli 1 (1a fermata del  CTM, fianco Stabilimento d’Aquila) alla stazione balneare Golfo degli Angeli 7 (pressi Bar Capolinea), si terrà il Poetto White Splash.

L’evento organizzato dalla Società Cooperativa Sociale Onlus Golfo degli Angeli, in collaborazione con Isola Mediterranea Sas - Poetto’s Map, intende riunire lungo il litorale, tutti i partecipanti, in maglietta bianca, in una catena di solidarietà e sostegno per le vittime del sisma del 24 Agosto 2016 e cercare di contribuire al loro sostegno.

Seguirà, alle ore 17:00 presso la stazione balneare Golfo degli Angeli 1 (1a fermata del CTM, fianco Stabilimento d’Aquila) un Reading Poetico con il contributo di: Rossana Abis, Giuseppe Mereu, Francesca Demuru, Boucar Wade.

Presso tutte le stazioni balneari Golfo degli Angeli, a partire da Mercoledì 31 Agosto, fino alle ore 11:00 del 4 Settembre, verranno raccolte le iscrizioni e sarà possibile aderire alla raccolta fondi abbinata all’evento attraverso un’offerta libera, versando direttamente nei contenitori ermetici a disposizione oppure effettuando un bonifico sul conto corrente dedicato presso Banca Prossima - IBAN IT21 C033 5901 6001 0000 0145 626 con causale “RACCOLTA FONDI TERREMOTO DEL 24 AGOSTO 2016”.

L’apertura dei 7 contenitori avverrà Lunedì 5 Settembre a Cagliari, presso lo studio del notaio Dott. Enrico Ricetto, il quale, al termine delle operazioni di conteggio del denaro, redigerà apposito verbale. Successivamente si provvederà al versamento delle somme nel CC appositamente attivato. Le somme raccolte verranno destinate DIRETTAMENTE ai comuni colpiti dal terremoto.

La rendicontazione delle somme e dell’utilizzo delle stesse verrà resa pubblica attraverso il sito ufficiale della Cooperativa e gli organi di stampa.

Per tutti coloro che non potranno partecipare all’evento, ma vorranno contribuire alla raccolta fondi:
IBAN: IT21 C033 5901 6001 0000 0145 626
CAUSALE: RACCOLTA FONDI TERREMOTO DEL 24 AGOSTO 2016


GOLFO DEGLI ANGELI
SOCIETÀ COOPERATIVA SOCIALE ONLUS
INFO: 347 0180446 (Federico) - 328 2483105 (Tiziana)
www.golfodegliangeli.it - coopgda@tiscali.it

venerdì 26 agosto 2016

Ferragosto

Bianco a perdita d’occhio –
una scintilla di quarzo,
la fine e l’inizio
di un’altra eternità –
granelli di mondi
spazzati dal vento
gravitazionale
dello scirocco –
il tempo non esiste
in natura, è soltanto
un concetto astratto
che la mente umana
deve disapprendere –
passato, presente
e futuro sono
riuniti insieme
e cancellati
dalla risacca,
l’andirivieni
trasparente
che delinea
il limitare
degli istanti –
il punto all’orizzonte
dove posa il tuo sguardo:
lì è dove andremo
senza muovere
un passo
da qui.

venerdì 5 agosto 2016

Gioco della palla

Ci vuole abilità
anche nel ricevere
e stile nel rinunciare
a un tiro aperto
davanti a un esercito
di telespettatori armati
di telecomandi puntati
tutti contro di te –
un gesto irresponsabile,
insensato all’apparenza,
che libera le opzioni del vivere
dal dovere del successo –
che ricongiunge con l’essenza
di un gioco a mano libera,
di un ritorno più spontaneo
di un precipitare a corpo vivo
attraverso vetri infranti acuminati –
un pensare lento e senza meta,
abbracciare il problema,
rifiutare la soluzione –
rovescia la competizione,
proclamati vincitore
di ciò che veramente vuoi,
perché tu soltanto puoi
giudicare te stesso
e le tue intenzioni –
assolviti, non gravare
la tua vita con il peso
di errori che non ti appartengono –
danza, invece che strisciare,
vola, anziché trascinare,
rinnega lo spazio ed il tempo,
afferra una luna arancione
e scagliala attraverso il cerchio
come farebbe il ragazzo
innamorato della notte –
innalzati sulle parole
consacrando il tuo corpo
al ritmo primordiale,
docilmente lasciati giocare.

lunedì 1 agosto 2016

Senza titolo

Il modo in cui indossi il tuo corpo
mi fa sentire assente,
essere e non essere,
naufragato e dimenticato
nel martedì nero
dei disastri aerei –
ma è rossa la vista annebbiata
dalle pupille splendenti
in fondo al velo
di dramma e mistero,
soluzioni alcoliche e sonno –
domani, domani scappo
e non mi beccano più –
a nuoto, forse,
oppure in mongolfiera,
sorvolando sui dettagli
e sugli sbagli, sugli abbagli –
sui ritagli di labbra
a incorniciare
l’orizzonte degli eventi –
domani, dicevo:
domani scappo,
ma stanotte ignorando
la gravità dell’attrazione
di un ritratto astratto,
di frammenti a precipizio,
leccare il soffitto
delle parole calde,
lasciarsi cadere,
non rialzarsi.

martedì 19 luglio 2016

Problemi grossi

Scusa se nella mia poesia
risulta totalmente assente
l'elemento nazionalpopolare,
se parlo di cose troppo serie,
ma abbiamo problemi grossi
che non si possono ignorare 
bisognerà pur trovare un modo
perché la barba non si spettini
nelle giornate di vento forte
e dei vestiti adeguati
per le occasioni importanti
e quelle meno importanti,
per le cause inesistenti,
per le manifestazioni,
le feste e gli aperitivi 
sapere quali frasi
ad effetto pronunciare
per attirare l'attenzione
negli ambienti sociali,
quali scarpe andranno di moda
sulle piste da ballo il prossimo anno
e denunciare a chi di dovere
il costo eccessivo degli alcolici
che limita la possibilità
di scambi relazionali
con i paesi stranieri 
stare ben attenti a non graffiare
le lenti degli occhiali da sole,
acquistare equo e solidale
per dare al consumo un volto etico,
essere costantemente al passo
con lo sviluppo tecnologico 
è che si ha poco tempo da perdere
e tante cose di cui occuparsi,
non si può andare per il sottile:
c'è il mondo da cambiare,
una nazione da rifare,
uno stile da diffondere 
capisci bene che i gusti delle masse
difficilmente mi potranno interessare.

giovedì 14 luglio 2016

Tassidermia umana non autorizzata

“Scherzare con i morti
non è bello ma farlo
con i vivi è quantomeno
poco igienico”, diceva
sempre sua madre,
“e non basta lavarsi
scrupolosamente le mani
dopo aver eseguito un’autopsia
con mezzi di fortuna
su un soggetto recalcitrante
solo per passare il tempo” –
inutile, futile,
sostanzialmente vano
è quel che resta di noi
dopo la morte e resurrezione
attraverso il fuoco incrociato
del mitragliamento mediatico –
assassinato dalla televisione,
ecco l’agnello del mondo
che toglie i peccati di Dio:
il nostro corpo sacrificato,
offerto in pasto e disprezzato
alla tavola domenicale
di un interno familiare
al microonde – non è tutto odio
quel che insulta, ma la noia
ha preso il sopravvento
fino a cedere alla seduzione
della pornografia del consenso –
dittatori di noi stessi per invidia
dei diritti altrui, siamo la paura,
la repressione, l’insicurezza –
siamo ciò da cui siamo mangiati:
masticati, assimilati e infine espulsi,
pronti ad essere riciclati,
reimmessi sul mercato,
nel ciclo produttivo –
siamo risorse umane,
materiale da costruzione
per la cattedrale sociale
innalzata in onore
delle gerarchie celesti
che stampano banconote
dai volti angelici
con cui compriamo la promessa
della felicità eterna,
la catena che ci lega
e cui ogni giorno
giuriamo fedeltà.

sabato 9 luglio 2016

La città più fredda

Cagliari è la città più fredda del mondo,
quando il sole infiamma gli stagni
e l’acqua del mare ribolle,
da giugno a settembre, quando
i gabbiani non si alzano in volo
e i fenicotteri sono costretti
ad emigrare verso l’Antartico
per ritrovare un po’ di calore –
quando le slitte affannano sulle salite
come carovane sperdute e spacciate
nel deserto senza luna e senza stelle,
e il sale lo si adopera soltanto
per render praticabili le strade –
Cagliari è la città più fredda del mondo,
da dove tutti cercano di fuggire
correndo come pazzi in ogni direzione
basta che porti lontano da qui,
dove ogni giorno è un film catastrofico
di asfalto che fonde e sprofonda
e sbuffare di vapore condensato
dai tubi di scappamento delle auto –
l’aria condizionata non è mai abbastanza
per restituire il respiro ai semiassiderati
che giacciono tra sudori gelidi
e brividi sul selciato arroventato,
tra il bianco e il nero delle strisce pedonali –
non esistono turisti a Cagliari d’estate
ma soltanto esploratori sopravvissuti
di eroiche spedizioni cartografiche
e avventurieri in avanscoperta mandati
ad addomesticare i ghiacci polari
in costumi da bagno e cappelli di paglia –
anche quest’anno non andremo sulle spiagge
o agli aperitivi ad ammirare i tramonti,
ma resteremo a casa a riscaldarci
e ad aspettare l’arrivo dell’inverno
per tornare ad uscire, con gli occhi spalancati
dallo stupore di vedere la gente,
queste creature spaesate in cerca di un’anima
che duri fino al prossimo cambio di stagione.

martedì 5 luglio 2016

Battiti per minuto

Che se ne fa il mondo
di poeti senza voce,
afoni, anemici, eterni
arrampicatori su carta
inchiostrata specchiata,
guerrieri disarmati
ad una giostra spietata? –
a fine stagione
nessuno fa sconti
a chi spaccia per buoni
versi logori rimediati
a un mercatino dell’usato –
preferisco la cacofonia
rombante di un martello
pneumatico-cardiaco
ben allenato e amplificato,
sparato a centoquaranta
battiti per minuto,
che scuota i culi e le coscienze,
che guidi le danze attraverso
una stratosfera sonica
di parole dense e affilate
come cristalli cosmici,
cavalcando vulcani in subbuglio
sulla crosta di pianeti selvaggi,
domando sensuali comete
dalle bionde chiome spumeggianti,
dissetanti scie di illuminazioni
che solcano gli oceani in delirio
per precipitarsi diritte nella gola
ed erompere da ogni poro
in esplosioni di gioia incontenibile,
nell’esaltazione collettiva dei sensi,
nell’oltraggio alla pubblica decenza
della lettura sottovoce.

mercoledì 29 giugno 2016

Versi In Spiaggia - reading con Alessandra Racca, Arsenio Bravuomo e Giuseppe Mereu

Siamo lieti di annunciare che la sortita cagliaritana dei poeti torinesi Alessandra Racca e Arsenio Bravuomo, ospiti della rassegna poetica Per Certi Versi, raddoppia!!!

Dopo l'evento "La Rivincita Della Parola", che si terrà nella serata di venerdì nel quartiere di Villanova, i due poeti, blogger e poetry slammer saranno i protagonisti, insieme al cagliaritano Giuseppe Mereu, del reading "Versi In Spiaggia", sulle sabbie arroventate del Poetto. Ad ospitare l'appuntamento, che prevede anche gli interventi musicali del giovane cantante lirico Francesco Leone, sarà il chiosco Il Nilo. Dopo un pomeriggio dedicato all'abbronzatura e ai tuffi rigeneranti, venite a rinfrescarvi con noi!
L'appuntamento è per domenica 3 luglio, alle 18:30.

ALESSANDRA RACCA, torinese, conosciuta sul palco e sul web come la “Signora dei calzini” (http://www.signoradeicalzini.it/), scrive poesie che si sono infilate in rete, riviste, pubblicazioni varie e nelle raccolte "Nostra signora dei calzini" (2008, Ed. Seed), "Poesie antirughe" (2011, Neo Edizioni) , "L’amore non si cura con la citrosodina" (2013, Neo Edizioni).
"Consigli di volo per bipedi pesanti" (2016, Neo Edizioni) è il suo ultimo libro.
Appassionata di poesia “ad alta voce”, fermamente decisa a dimostrare che la poesia non è una noia, è autrice di reading nei quali mescola poesia e teatralità a una dose massiccia di ironia e musica.
Dal 2008 porta i reading in viaggio per l’Italia, collaborando con musicisti ed altri artisti, leggendo su spiagge, piazze, in locali fumosi, su piccoli e grandi palchi, al Sud, al Centro e al Nord, in biblioteche, teatri, festival, boschi, librerie, sexy shop e una volta anche in canoa.
E’ inoltre slammer e organizzatrice e presentatrice di Poetry Slam, contest fra poeti con giuria popolare ("Poeti in lizza", "Storie in lizza", "Voci della città", "Atti impuri Poetry Slam"). Fa parte del direttivo della Lega Italiana Poetry Slam.
Tiene corsi di scrittura creativa utilizzando il linguaggio poetico e la voglia di giocare con le parole.

ARSENIO BRAVUOMO, blogger (http://www.bravuomo.it/) e poeta, soprannominato "Signore degl'apostrofi" per l'uso smodato che ne fa, ha aperto il suo blog nel lontano 2001.
Nel 2005 ha organizzato una mobilitazione per il trentennale della morte di Pier Paolo Pasolini e nel 2006, insieme a Guido Catalano, Andrea Gattico e Strelnik, ha lanciato Radio Catrame19, una webradio di "musica inusuale".
E' stato l'organizzatore del LitCamp 2007 e 2009 di Torino, nonché del LitCamp 2008 a Riva del Garda, nell'ambito della BlogFest.

GIUSEPPE MEREU, poeta e giornalista, nasce a Cagliari il 16 maggio del 1977. Pubblica le sue poesie sul blog Gin Tonic (http://giuseppemereu.blogspot.it/) e le esegue dal vivo nei locali della sua città, partecipando a vari progetti di letture pubbliche. Ha pubblicato nel 2012 il suo primo libro di poesie autoprodotto, intitolato "Gatti che attraversano la strada". Non ha mai vinto un Poetry Slam in vita sua.

venerdì 24 giugno 2016

Rassegna poetica "Per certi versi" - "La rivincita della parola", con Alessandra Racca e Arsenio Bravuomo

Nel bellissimo contesto di piazza San Giacomo, la distesa in esterno del locale "Le Streghe", continuerà la rassegna poetica "Per certi versi", con il suo penultimo incontro.
Sarà Giuseppe Mereu, poeta e giornalista cagliaritano, a dirigere l'orchestra aprendo le porte ad Alessandra Racca e Arsenio Bravuomo, entrambi di origine piemontese e molto attivi nel territorio soprattutto nell'ambito del Poetry Slam, che presenteranno i loro ultimi libri (Alessandra Racca, "Consigli di volo per bipedi pesanti", Neo Edizioni, e Arsenio Bravuomo, "Son sempre solo", Miraggi Edizioni) e si discuterà sulla direzione che sta prendendo la poesia italiana nel nuovo secolo.
L'appuntamento è per venerdì 1 luglio, alle ore 20:30.

ALESSANDRA RACCA, torinese, conosciuta sul palco e sul web come la “Signora dei calzini” (http://www.signoradeicalzini.it/), scrive poesie che si sono infilate in rete, riviste, pubblicazioni varie e nelle raccolte "Nostra signora dei calzini" (2008, Ed. Seed), "Poesie antirughe" (2011, Neo Edizioni) , "L’amore non si cura con la citrosodina" (2013, Neo Edizioni).
"Consigli di volo per bipedi pesanti" (2016, Neo Edizioni) è il suo ultimo libro.
Appassionata di poesia “ad alta voce”, fermamente decisa a dimostrare che la poesia non è una noia, è autrice di reading nei quali mescola poesia e teatralità a una dose massiccia di ironia e musica.
Dal 2008 porta i reading in viaggio per l’Italia, collaborando con musicisti ed altri artisti, leggendo su spiagge, piazze, in locali fumosi, su piccoli e grandi palchi, al Sud, al Centro e al Nord, in biblioteche, teatri, festival, boschi, librerie, sexy shop e una volta anche in canoa.
E’ inoltre slammer e organizzatrice e presentatrice di Poetry Slam, contest fra poeti con giuria popolare ("Poeti in lizza", "Storie in lizza", "Voci della città", "Atti impuri Poetry Slam"). Fa parte del direttivo della Lega Italiana Poetry Slam.
Tiene corsi di scrittura creativa utilizzando il linguaggio poetico e la voglia di giocare con le parole.

ARSENIO BRAVUOMO, blogger (http://www.bravuomo.it/) e poeta, soprannominato "Signore degl'apostrofi" per l'uso smodato che ne fa, ha aperto il suo blog nel lontano 2001.
Nel 2005 ha organizzato una mobilitazione per il trentennale della morte di Pier Paolo Pasolini e nel 2006, insieme a Guido Catalano, Andrea Gattico e Strelnik, ha lanciato Radio Catrame19, una webradio di "musica inusuale".
E' stato l'organizzatore del LitCamp 2007 e 2009 di Torino, nonché del LitCamp 2008 a Riva del Garda, nell'ambito della BlogFest.

GIUSEPPE MEREU, poeta e giornalista, nasce a Cagliari il 16 maggio del 1977. Pubblica le sue poesie sul blog Gin Tonic (http://giuseppemereu.blogspot.it/) e le esegue dal vivo nei locali della sua città, partecipando a vari progetti di letture pubbliche. Ha pubblicato nel 2012 il suo primo libro di poesie autoprodotto, intitolato "Gatti che attraversano la strada". Non ha mai vinto un Poetry Slam in vita sua.

Senza titolo

La macchina da scrivere
scrive le sue poesie da sola,
senza bisogno di aiuto
o indicazioni da parte mia,
che posso così concentrarmi
sul ticchettio dei tasti
per cercare di comporre
quest’infinita sinfonia
per dita addestrate
e attrezzatura da ufficio,
che non dovrà dire un bel niente
ma raccontare senza parole
la solitudine di chi vive.

lunedì 20 giugno 2016

Senza titolo

I poeti letterati
nascono, muoiono
e sono seppelliti
tra pagine illibate –
talvolta si accoppiano
tristemente tra loro
spargendo spore esili,
emettendo sofferti
spruzzi di inchiostro,
sterili artifizi retorici
per compensare le carenze
nei requisiti corporei –
perennemente morenti
voci prive di sostanza,
ci annoiano con le agonie
delle loro stanche poesie –
delle loro ossa,
delle loro vene,
della loro pelle,
della loro carne
che non ha peccati
da raccontare.

giovedì 9 giugno 2016

Di rane e scorpioni (una rivisitazione quantistica)

Veleno tattico in dosi minime
scorpioni omeopatici secernono -
predatori appiedati dai sensi di colpa
impietosiscono improvvisati caronti,
intortano tordi di ingenuità innata
al di là dell'età e della ragione -
riuscirà la rana ad arrivare
sull'altra riva del torrente? -
non ci è dato saperlo:
il principio di indeterminazione
miete un'altra vittima.

venerdì 3 giugno 2016

Senza titolo

Non prendertela con me,
non ho alcun controllo
su ciò che scrivo:
la penna è inceppata,
si muove solo
nell'unica direzione
che le è consentita -
quella dell'unica
poesia
possibile.

martedì 24 maggio 2016

Senza titolo

Ho deciso che
non ti amo più,
ma è solo per scherzo:
per provare
come ci si sente
a scrivere una cosa
senza senso.

sabato 21 maggio 2016

Senza titolo

Non siamo mai stati
più democratici
di così: hai il diritto
di restare in silenzio
o di dire ciò che vuoi -
e la tua opinione
sarà ignorata
come qualsiasi altra.

martedì 17 maggio 2016

Senza titolo

Non puoi nasconderti,
non puoi scappare:
ovunque vada,
la poesia ti trova,
ti guarda negli occhi
e non ti lascia scampo.

sabato 14 maggio 2016

Senza titolo

Quel mazzo di chiavi
che tu hai perduto,
che abbiamo cercato
per tutta la città
per tutta la notte,
avrebbe spalancato
le porte dell'alba
alle nostre spalle
nel clangore celestiale
di trombe trionfanti -
ma non abbiamo fortuna
e neanche vista acuta,
così le chiavi son rimaste
tra gli oggetti smarriti
delle nostre vite,
tutti insieme a domandarsi
che ci sia di tanto strano
nell'andare perduti,
una volta o per sempre,
e non voler essere
mai più ritrovati.

martedì 10 maggio 2016

Senza titolo

Puliti,
spolverati,
lucidati,
confezionati,
etichettati,
ordinati
per dimensione
per garantire
il massimo
risparmio
di spazio,
ciascuno
contrassegnato
con il suo
giusto prezzo,
siamo pronti
per affrontare
una nuova
giornata
al supermercato
postmoderno
delle opportunità
a basso costo.

sabato 7 maggio 2016

Senza titolo

Instancabile nostalgia
di epoche auree passate
liberamente rivisitate:
gran tempi quando
nel melodramma
si crepava di tisi
ma pur sempre cantando
con voce possente
e perfettamente intonata!

giovedì 28 aprile 2016

Senza titolo

Ucciditi subito,
prima che diventi famoso
per aver scritto un libro
di cui tutti hanno parlato
e che nessuno ha letto!

sabato 23 aprile 2016

Questo solo

Dammi un amore nutriente
che mi stuzzichi e mi sazi
gli appetiti, che mi sfami
e mi guarisca da ogni male,
che allontani la sfortuna
e spaventi gli incubi notturni
vigilando sui miei sonni -
proteggimi dai cattivi auspici,
dai rovesci, dagli assalti
degli eventi, dalle burrasche,
dal bussare insistente dei presagi -
dissalami in tempo di siccità,
non lasciarmi a ristagnare,
a seccare in pantani assolati;
disseta l'isola dalle estati
che incendiano il senno -
tentami come un demonietto
e graziami come una vergine santa,
miracolami e se puoi resuscitami
come un gesucristo sulla croce -
rimettimi al mondo ogni giorno
più vecchio e più giovane,
ritrovami e riconoscimi
tra gli infiniti me stessi -
spiegami, non perdermi
e amami senza mutare
niente di me: questo solo
ti chiedo, amore.

giovedì 31 marzo 2016

Senza titolo

Siamo tutti i clandestini
di qualcun altro,
espatriati dai sogni
a vagare nel mondo
senza permesso di soggiorno,
finché la legge non ci trova
e ci consegna il decreto di espulsione -
allora si ricomincia da capo.

lunedì 21 marzo 2016

Senza titolo

Non sono ancora riuscito a capire
dove finisce il tuo nome
e dove inizia il tramonto.

venerdì 18 marzo 2016

Senza titolo

Non con il cuore
o la mente:
è con la mano
che impugni
la penna,
la matita,
il pennarello,
la piuma d'oca
o tacchino,
la macchina
da scrivere
meccanica
elettronica
analogica
digitale,
il formidabile
supercomputer
dell'agenzia
spaziale
nazionale
americana -
e scrivi
la fottuta
poesia!

lunedì 14 marzo 2016

Senza titolo

Mentre entravo a casa tua
ho incontrato me stesso
che andavo via:
ero un po' più giovane
e mi sentivo molto meglio.

lunedì 7 marzo 2016

Energetico /2 (Verticale)

Lasciatemi stare,
lasciatemi indietro,
dimenticatevi di me
che ho le radici
ancorate alla terra -
è così comodo
non dover camminare
per raggiungere
un posto qualsiasi,
non essere obbligati
a sapere di che si parla -
rispetto la natura
e la sua legge, l'ordine
immutabile, la gerarchia
della catena alimentare -
l'immobilità di un albero
è la vita che ho scelto,
confuso tra simili
in un'oscura foresta -
ma temo gli estranei,
questi affamati di spazio,
i parassiti che consumano
e divorano, e non hanno
nazione, né passato -
e intanto sogno
la liberazione dal divenire,
il ritorno definitivo:
l'abbraccio più stretto
dell'ombroso terreno,
il freddo umido che
prepara l'accoglienza,
la linfa che pulsa
sempre più piano,
un cuore che batte
e si allontana
fino a svanire,
forse il mio -
il caos del creato
rimpicciolisce
precipitando
nella stasi.

sabato 20 febbraio 2016

Energetico /1 (Orizzontale)

Orizzontalmente
spezzo il legame
tra causa ed effetto,
forma e sostanza,
il corpo, la mente -
risparmio energia,
risparmio me stesso,
risparmio la fatica
di cercare spiegazioni
per un gesto violento
e contro natura
come alzarsi,
fare colazione,
farsi prendere
in pieno da un autobus
diretto alla stazione -
essere gentili,
rendersi utili,
ingoiare rospi
grossi come gatti -
in cambio di cosa?
in cambio di niente,
in cambio neanche
i soldi per comprare
una dignità nuova di zecca,
una spiaggia su cui
il sole non tramonta,
un biglietto di solo ritorno
per il parco giochi
dei ricordi d'infanzia -
fanculo, oggi resto a letto,
non contribuisco
al riscaldamento globale,
allo sfruttamento
del capitale umano,
dell'ecosistema
in via di estinzione -
da sdraiato faccio la rivoluzione
rispettando l'ambiente,
il corso naturale delle cose -
e senza calpestare le aiuole.

(19 febbraio 2016, "Cucù, è sparito il Polo Sud" Poetry Slam per M'Illumino Di Meno, giornata del risparmio energetico)

martedì 16 febbraio 2016

Senza titolo

La fiducia in se stessi
è un gattone obeso
che dorme beato
alle sette di mattina
in cima a un albero spoglio,
sui rami più sottili,
in un vento da lupi,
mentre ogni cosa intorno
rapidamente muore.

venerdì 12 febbraio 2016

Senza titolo

Nessuna speranza
per i sopravvissuti
del disastro ferroviario
di questa mattina
alle sette e quarantacinque:
il treno è giunto a destinazione
in perfetto orario,
i cartellini sono stati
regolarmente timbrati,
non un solo minuto
di schiavitù legalizzata
è andato perduto –
la sveglia suonerà domani
alla stessa ora per tutti,
gli assenti non saranno giustificati.

lunedì 8 febbraio 2016

Momento Zen

Vedendo per la prima volta
il mio viso nello specchio
dopo un lungo inverno,
stufo di parole ammucchiate
ai margini come neve
sporca sui marciapiedi,
di attribuire nomi
a ciascun regalo rifiutato,
di rispedire al mittente
lettere mai scritte
per chiedere istruzioni
sulla temperatura corretta –
ma la doccia è gradevole,
la luce che mi bagna
dalla piccola finestra
è perfetta, pioggia
vibrante di fotoni
che mette in connessione
con le profondità celesti –
la mia schiena è calda,
la mia barba è soffice,
le mie mani hanno
tanto da dire
e chiedono umilmente
di essere ascoltate –
nessuna particella
del mio essere rimpiange
i mesi freddi passati
a idealizzare, teorizzare,
verbalizzare, razionalizzare,
geometrie dell’ego, strategie
della procrastinazione
per sottomettere la realtà
alla dittatura della mente –
la lotta infuria gentile
per la liberazione
dalla volontà cosciente;
la gioia è a un passo,
appena oltre l’orizzonte
irraggiungibile.

giovedì 4 febbraio 2016

Mio padre

Mio padre è una celebrità,
si finge un senzatetto
per ingannare il tempo
e fargli credere di avere
qualcosa di molto importante
da fare prima che arrivi
la stagione delle piogge
e dei rimorsi impermeabili –
e ha vinto un premio
come miglior attore
non protagonista
per una scena in cui
scoppiava a piangere
in un tram affollato,
in un’aula di tribunale,
sulla prima pagina
di un quotidiano –
l’industria nazionale
dell’appropriazione indebita
lamentava la perdita
dei valori morali
nel crimine organizzato –
più tardi, quel giorno,
ho scoperto quanto
il destino del mondo
dipenda dal modo
in cui mi lavo le mani
dopo aver ucciso.

lunedì 1 febbraio 2016

Parigi, Bruxelles, Londra, Madrid, New York, Damasco, Baghdad

Lotta di classe planetaria,
l’Occidente dichiara guerra alla guerra
e bombarda il mondo con avanzi
di cibo scadente e idiozia detonante
ad altissimo potenziale di assimilazione –
il Terrore non riuscirà a fermare
il campionato generale di obesità –
le frontiere restano chiuse,
i ristoranti installano doppi vetri
antiproiettile per proteggersi
dall’acquolina in bocca –
i barbari alle porte e noi alle finestre
mostriamo le terga in segno di civiltà,
mentre educatamente esprimiamo il dissenso
contro industrie di dolciumi, bevande
gassate e stili di vita sedentaria –
esplodiamo di salute in piazze affollate,
ma discretamente e senza
seminare il panico –
e ci chiediamo cosa faremo
al prossimo Capodanno,
se vieteranno i fuochi artificiali
per non spaventare i cani –
implacabili conquistatori
di parcheggi a pagamento
e posti soleggiati
in cui sprecare il tempo
per sentirci superiori,
invochiamo la giustizia
di una vita senza tasse,
di un lusso per ogni tasca
nascostamente rammendata
per celare le apparenze
e occultare le sostanze –
la democrazia è la sveglia
da appendere al collo
dei selvaggi, per noi
aperitivi in centro
con tacchi assassini
e cravatte antiproiettile.