tag:blogger.com,1999:blog-19985940635441014132024-03-13T23:03:51.378+01:00GIN TONICGiuseppe Mereuhttp://www.blogger.com/profile/17028785351102337185noreply@blogger.comBlogger246125tag:blogger.com,1999:blog-1998594063544101413.post-18605357589605083022017-09-26T17:05:00.000+02:002017-09-26T17:05:42.333+02:00Poesia a Colazione<div style="text-align: justify;">
Domenica 1 ottobre, in occasione del festival Sant'Arte, dedicato alla memoria di Pinuccio Sciola, Orto Pia ospiterà l'iniziativa "Poesia a Colazione", con colazione a km 0 e mini-lab di poesia animato da Giuseppe Mereu.</div>
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La filosofia di Pinuccio Sciola era molto poetica, basata sulla condivisione e sul contatto diretto con la materia; per questo siamo convinti che l’idea di riunirsi a giocare con le parole per dare vita ad un’opera collettiva si sposi sia con la sua arte che con la natura che circonda San Sperate.</div>
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Vogliamo sviluppare un’idea di poesia come componimento vocale/acustico, concentrando l’attenzione sugli aspetti tecnici legati alla costruzione ritmica e armonica del testo, per cercare di superare il falso cliché del poeta che deve “esprimere se stesso”, come spesso è erroneamente portato a credere chi per la prima volta si accosta alla poesia, e riportare la parola al centro dell’attività di composizione, anche attraverso il gioco e un approccio alla materia “leggero” e “artigianale”, orientato alla pratica più che all’approfondimento teorico.</div>
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Trasformeremo il giardino di Orto Pia in luogo di produzione e creazione poetica collettiva, immergendoci nella natura, nutrendoci di essa e dimostrando che, oltre agli ortaggi, si possono coltivare parole e rapporti umani. Il momento conviviale della colazione servirà a creare un contesto di interazione tra i partecipanti e tra questi e il luogo che ospita il progetto, favorendo l’interscambio di idee ed energie creative.</div>
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Il laboratorio sarà tenuto da Giuseppe Mereu; è richiesto un contributo di 8 euro, quota che comprende sia la colazione che l'iscrizione al mini-lab. </div>
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Per info e iscrizioni chiamare o inviare sms al numero 3407808014, o messaggio Whatsapp al 3489801146.</div>
Giuseppe Mereuhttp://www.blogger.com/profile/17028785351102337185noreply@blogger.com0tag:blogger.com,1999:blog-1998594063544101413.post-23828118352111404502017-08-21T15:31:00.000+02:002017-08-21T15:31:52.392+02:00Presentazione del laboratorio artigianale di poesia postmoderna "Coltivando parole"<div class="separator" style="clear: both; text-align: center;">
<iframe allowfullscreen='allowfullscreen' webkitallowfullscreen='webkitallowfullscreen' mozallowfullscreen='mozallowfullscreen' width='320' height='266' src='https://www.blogger.com/video.g?token=AD6v5dwclcSIH9f6-2Mric0n18w_MIiE8SzF9ib4zOgD1j0w-vV3jJBW-5F01ziLczNIMNMUTnFnbRRwVsFmsxT52g' class='b-hbp-video b-uploaded' frameborder='0'></iframe></div>
<br />Giuseppe Mereuhttp://www.blogger.com/profile/17028785351102337185noreply@blogger.com0tag:blogger.com,1999:blog-1998594063544101413.post-15648419197888208972017-08-01T12:57:00.001+02:002017-08-01T13:02:35.947+02:00"Coltivando parole" - Laboratorio artigianale di poesia postmodernaGiocare con le parole, dar loro voce e lasciarle libere di esprimersi, non gravarle con il peso dell'ego del poeta. Uscire dal vecchio cliché della poesia che deve esprimere l'interiorità dell'autore: imparare a farsi da parte, a lasciare che sia il linguaggio a dire se stesso. Ma soprattutto, divertirsi. Divertirsi come bambini che fanno castelli di sabbia, che danno forma alla plastilina. Non avere paura di sporcarsi le mani con le parole.<br />
<br />
Questo è ciò che cercheremo di fare insieme, negli spazi accoglienti e di grande ispirazione di Orto Pia, azienda agricola nelle campagne di San Sperate: dare vita a una poesia nuova, attuale e originale, con un approccio da artigiani in cui il poeta mette le sue doti tecniche, la sua creatività e il suo corpo al servizio dell'opera, non viceversa.<br />
<br />
Il laboratorio si articolerà in due sessioni, ciascuna di circa due ore, che si terranno ad una settimana di distanza l'una dall'altra. Nella prima sessione discuteremo gli sviluppi storici della poesia in lingua italiana, in particolare nel passaggio dal Novecento al secolo attuale, ed analizzeremo le tecniche e gli strumenti che ci consentono di comporre l'opera. Nella seconda sessione, valuteremo gli elaborati prodotti dai partecipanti e daremo vita ad un esperimento di scrittura collettiva.<br />
<br />
Il laboratorio sarà animato da Giuseppe Mereu, poeta-performer molto noto sulla scena locale e non solo, e si terrà nella prima metà di settembre; le date e gli orari saranno decisi insieme ai partecipanti.<br />
<br />
Per informazioni sui costi, indicazioni stradali e ogni altra richiesta, scrivere a mayaodv@gmail.com oppure contattarci al 3407808014Giuseppe Mereuhttp://www.blogger.com/profile/17028785351102337185noreply@blogger.com0tag:blogger.com,1999:blog-1998594063544101413.post-81746353834344591692017-07-14T11:32:00.001+02:002017-07-14T11:32:54.061+02:00PITHECANTHROPUS REX<div style="text-align: justify;">
In occasione della rassegna STREET BOOKS 2017 il MAY MASK, in collaborazione con MIELEAMARO Il Circolo dei lettori presenta la mostra pittorica UNDERGROUND di Fabrizio Acciaro.</div>
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Inaugurazione Sabato 15 luglio ore 19:00 a Dolianova presso la Torre dell'Acqua</div>
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Nel corso del vernissage andrà in scena la performance</div>
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PITHECANTHROPUS REX</div>
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Testi: Giuseppe Mereu</div>
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In scena: Giuseppe Mereu (con il contributo di Rosa Pes)</div>
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La performance avrà inizio dopo le 20:30, non appena le condizioni di illuminazione lo consentiranno, e terminerà tassativamente entro le 21:30.</div>
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PITHECANTHROPUS REX è una performance in versi, segni ed espressione corporea che, partendo dai quadri e dalle sculture della mostra UNDERGROUND di Fabrizio Acciaro, mette in scena un futuro distopico, ignorato e sottovalutato dai più, che ha finito per diventare presente. PITHECANTHROPUS REX è il re delle scimmie, il grado massimo dell'evoluzione: l'uomo che ha scalato la piramide alimentare, arrivando ad inventare ogni sorta di autogiustificazione fideistica (Dio, la scienza, la democrazia) per mettersi in pace la coscienza davanti all'uso brutale ed arbitrario del proprio potere. PITHECANTHROPUS REX si propone di porre l'uomo occidentale del Nuovo Millennio, il dominatore che si fa schiavo del lavoro e dell'economia, davanti a se stesso, nella triplice veste di imputato, giudice ed esecutore; affinché decida se premere il grilletto o salvarsi.</div>
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UNDERGROUND. Un’interpretazione distopica di una società - non molto lontana dal nostro tempo - devastata dall’indifferenza, dall’oscurantismo mascherato da progresso, mentre è in atto la ricerca della verità partendo dal sottosuolo.</div>
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Se in superfice la città mostra il ricordo di quello che è stato, sottoterra si lotta per la sopravvivenza. Tanti sono gli archetipi umani – e non - che si ritrovano e si incontrano nelle tele. A condurci in questo viaggio verso la luce, un uomo senza nome e dal volto quasi anonimo, accompagnato da una donna di cui non scorgiamo mai i tratti. Tra la preclusione alla conoscenza che cresce sino a diventare un colosso mostruoso e l’omologazione violenta e spersonalizzante, emerge un’unica certezza: il dilemma della natura umana e la sua propensione al bene e al male.</div>
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FABRIZIO ACCIARO</div>
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Nato a Cagliari nel luglio del 1981, si iscrive al liceo artistico guidato dalla passione per il disegno.</div>
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Colori e figure invadono la sua vita e nel 1999 si diploma in arte figurata, ornata e pittura a olio. In seguito si dedica allo studio dell’informatica, intraprendendo la strada della docenza.</div>
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Creando il connubio perfetto con l’arte, scopre la grafica e le sue potenzialità, utilizzando programmi di editing, fotomontaggio e piattaforme per modelli tridimensionali.</div>
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Il ritorno alla pittura avviene solo nel 2012, ritrovando l’amore per gli oli e la narrazione attraverso la tela, la scultura e il disegno a carboncino.</div>
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Torre dell'Acqua, via Diaz snc, Dolianova</div>
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Info: May Mask, via Giardini 149/A, Cagliari</div>
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Tel. 334 1853714 (Massimiliano Murru) - E-mail associazione.maymask@gmail.com</div>
Giuseppe Mereuhttp://www.blogger.com/profile/17028785351102337185noreply@blogger.com0tag:blogger.com,1999:blog-1998594063544101413.post-10520651695880500992017-06-21T16:12:00.002+02:002017-06-21T16:12:56.049+02:00SottomondoSe cammini nella notte ad occhi chiusi<br />
stando ben attenta a dove metti i piedi,<br />
potresti di colpo scoprire, precipitando<br />
attraverso fauci d’asfalto che si spalanca<br />
e t’inghiotte, la via che porta alla liberazione<br />
dalla luce del giorno, dalla superficie delle cose<br />
così nitida e brillante da non poterla tollerare –<br />
grate, tombini e condotti d’aerazione<br />
nascondono i passaggi segreti che conducono<br />
al mondo sotterraneo, il pianeta capovolto<br />
dove ogni cosa ti appare per il suo giusto verso,<br />
ottica realtà speculare a un’illusione abituale –<br />
non è il peggio che ti possa capitare, aprire gli occhi<br />
e vedere ciò che normalmente è nascosto<br />
sotto strati di terreno e tubature, vecchie ossa<br />
e reperti archeologici, ordigni inesplosi<br />
di bombardamenti caduti in prescrizione –<br />
qui si danno appuntamento alligatori<br />
a fine carriera, scaricati nelle fogne<br />
senza tanti complimenti per far spazio<br />
a nuove specie animali di tendenza,<br />
con alieni sopravvissuti ad atterraggi di fortuna<br />
e scampati alla vivisezione in laboratori segreti –<br />
qui gli dei di plastica hanno il loro Olimpo<br />
in cima a una montagna di lattine,<br />
bidoni, bottiglie, barattoli, flaconi, tubetti<br />
e altri rifiuti del mondo di sopra, vestigia<br />
di una civiltà che non vuole rassegnarsi<br />
all’estinzione e semina la terra con oggetti<br />
sperando che germoglino e si moltiplichino,<br />
che diano frutti per la prossima generazione –<br />
qui compromessi risplendono nelle celesti catacombe,<br />
perché niente che sia puro può sopportare la pressione<br />
e le polluzioni tossiche del vivere sottoterra,<br />
qui l’umanità postatomica aspetta<br />
che arrivi il momento della riscossa –<br />
formica solitaria tra le rovine d’Europa<br />
in vendita al miglior offerente, sei cresciuta<br />
tra odio, indifferenza e una libertà<br />
da pagare in moneta sonante –<br />
fuggita dai reticolati, dal filo spinato<br />
elettrificato per fermare i sogni ai confini,<br />
hai attraversato senza diritto di cittadinanza<br />
le epoche e le nazioni, in cerca di un rifugio –<br />
la fabbrica dei feti in scatola sforna<br />
repliche perfette del modello standard<br />
del colore e delle dimensioni richieste,<br />
i più adatti a svolgere le mansioni previste –<br />
cervelli cotti al microonde, ancora fumanti<br />
sono inseriti dentro crani ad apertura facilitata<br />
per sfamare la creatura dominante,<br />
il re delle scimmie antropomorfe<br />
che si nutre di paure e furori,<br />
che distrugge il trono su cui siede –<br />
i postumani s’inebriano inalando gas nervini:<br />
sono pronti per la battaglia finale,<br />
per conquistare i cieli su un autobus scassato<br />
impugnando armi spuntate, riciclate<br />
da attrezzi da giardinaggio e posate –<br />
alligatori ed alieni imperturbabili<br />
osservano, con indosso ali d’angelo,<br />
che un’altra apocalisse abbia inizio.Giuseppe Mereuhttp://www.blogger.com/profile/17028785351102337185noreply@blogger.com0tag:blogger.com,1999:blog-1998594063544101413.post-17927601045222765132017-06-14T16:26:00.002+02:002017-06-14T16:26:36.589+02:00Mondo cannibaleE’ un mondo cannibale, cavernicoli<br />
in giacca e cravatta decidono<br />
il destino della specie umana<br />
seduti dietro enormi scrivanie<br />
all’ultimo piano di palafitte<br />
dotate di ascensori supersonici –<br />
scienziati tribali progettano<br />
viaggi spaziali a bordo di razzi<br />
in alabastro ed ebano, alimentati<br />
da alambicchi a petrolio e pietre<br />
focaie di ultima generazione –<br />
per conquistare il futuro a colpi<br />
di lance e bastoni, le selci<br />
rudemente affilate lacerano<br />
il tessuto spaziotemporale<br />
come tenera carne indifesa –<br />
l’orizzonte degli eventi osserva<br />
il turno settimanale di riposo:<br />
nessun sacrificio sarà celebrato<br />
sugli altari e nelle fabbriche<br />
dove si immolano ai macchinari<br />
gli anni migliori del nostro tempo,<br />
dove si adorano le divinità<br />
del lavoro e della puntualità,<br />
dove la dinamo inarrestabile<br />
del progresso genera meraviglie<br />
e stregonerie per divertire<br />
i padroni del fuoco e degli uomini –<br />
ingraziarsi gli dei della produzione<br />
richiede crudeli riti di iniziazione,<br />
automutilazioni cerimoniali<br />
della persona, amputazioni<br />
dei pensieri e della volontà,<br />
circoncisioni della dignità<br />
con strumenti rudimentali<br />
e dolorosi, eppure ineccepibili<br />
nell’imporre la fede, il logo<br />
aziendale marchiato sulla pelle –<br />
cacciatori di teste perlustrano<br />
i confini della notte nel turno<br />
di guardia alle urne elettorali,<br />
reliquie di un culto antico<br />
che ancora sopravvive<br />
nella superstizione popolare,<br />
l’illusione di poter controllare<br />
il cambiamento, l’avanzata<br />
inesorabile delle orde del tempo –<br />
le avanguardie illuminano la via<br />
verso il nulla, il traguardo<br />
dell’umano cammino –<br />
il grado massimo dell’evoluzione:<br />
abbrutirsi davanti alla televisione,<br />
la catarsi definitiva sul divano<br />
prima di andare a dormire,<br />
le immagini che invocano<br />
l’odio per l’infedele e il disertore,<br />
la spia, il portatore di sventura<br />
ed epidemia, di malasorte –<br />
l’emissario di morte e ogni altra cosa<br />
sconosciuta e spaventosa,<br />
il messaggero del diluvio universale –<br />
dell’era glaciale che prepariamo<br />
per spazzarci via, per cancellare<br />
le tracce del nostro passaggio,<br />
per occultare le prove del misfatto –<br />
la seduzione dell’autodistruzione<br />
ci guida alla purificazione<br />
planetaria, la prassi collaudata<br />
di massacri millenari garantisce<br />
la riuscita dell’operazione –<br />
di noi non resteranno che fossili<br />
a forma di lombrico.Giuseppe Mereuhttp://www.blogger.com/profile/17028785351102337185noreply@blogger.com0tag:blogger.com,1999:blog-1998594063544101413.post-38913055017698089222017-06-09T13:11:00.002+02:002017-06-09T13:11:12.276+02:00Nella bollaNon ti sento –<br />
nella bolla<br />
dentro il lago<br />
di parole<br />
niente arriva,<br />
solo silenzio,<br />
gesti spastici<br />
e boccheggiare<br />
di pesci stupidi<br />
e variopinti –<br />
non parlarmi,<br />
non guardarmi,<br />
non ascoltare,<br />
non fraintendere,<br />
non respingere,<br />
non origliare –<br />
non ho niente<br />
per te, né frasi<br />
consolatorie,<br />
né citazioni<br />
da mandare<br />
a memoria<br />
o consigli<br />
per alleviarti<br />
la coscienza –<br />
lasciami<br />
rimbalzare,<br />
galleggiare,<br />
ondeggiare,<br />
dondolare<br />
lentamente<br />
sul flusso<br />
del respiro,<br />
assaporare<br />
particelle<br />
microscopiche<br />
di ossigeno<br />
sfuggite<br />
al controllo –<br />
è infinita<br />
quest’acqua<br />
che circonda<br />
ed avvolge,<br />
che ricopre<br />
e restringe,<br />
che soffoca<br />
e schiaccia? –<br />
non lasciarmi<br />
a precipitare<br />
nello sprofondo;<br />
dimmi del mondo<br />
come diresti<br />
a te stesso,<br />
senza suono,<br />
né inganno.Giuseppe Mereuhttp://www.blogger.com/profile/17028785351102337185noreply@blogger.com0tag:blogger.com,1999:blog-1998594063544101413.post-61632883787449354752017-05-31T12:54:00.002+02:002017-05-31T12:54:56.662+02:00PITheCAnThroPUS ReX<div style="text-align: justify;">
PITHECANTHROPUS REX è una performance in versi, segni ed espressione corporea che, partendo dai quadri e dalle sculture della mostra UNDERGROUND di Fabrizio Acciaro, mette in scena un futuro distopico, ignorato e sottovalutato dai più, che ha finito per diventare presente. PITHECANTHROPUS REX è il re delle scimmie, il grado massimo dell'evoluzione: l'uomo che ha scalato la piramide alimentare, arrivando ad inventare ogni sorta di autogiustificazione fideistica (Dio, la scienza, la democrazia) per mettersi in pace la coscienza davanti all'uso brutale ed arbitrario del proprio potere. PITHECANTHROPUS REX si propone di porre l'uomo occidentale del Nuovo Millennio, il dominatore che si fa schiavo del lavoro e dell'economia, davanti a se stesso, nella triplice veste di imputato, giudice ed esecutore; affinché decida se premere il grilletto o salvarsi.</div>
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Testi: Giuseppe Mereu</div>
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In scena: Giuseppe Mereu (con il contributo di Rosa Pes)</div>
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PITHECANTHROPUS REX si terrà l'8 giugno alle 21:00 al May Mask, a Cagliari, in via Giardini 149. Al termine della performance verrà offerto un piccolo aperitivo.</div>
Giuseppe Mereuhttp://www.blogger.com/profile/17028785351102337185noreply@blogger.com0tag:blogger.com,1999:blog-1998594063544101413.post-77932275606233582542017-05-11T12:30:00.002+02:002017-05-11T12:30:38.646+02:00Cagliari Monumenti Aperti<div style="text-align: justify;">
In occasione della manifestazione Cagliari Monumenti Aperti, l’associazione culturale Il Grimorio delle Arti presenta alcune tra le voci più significative della poesia italiana e locale. Monumenti e parola poetica dialogheranno per amplificare le suggestioni del visitatore e regalarci momenti di canto e incanto. Il canto della poesia, l’incanto dei luoghi. Poeti: Alessandra Racca, Rita Pacilio, Cinzia Marulli, Silvia Bre, Maria Grazia Calandrone, Antonio Riccardi, Marco Bini, Roberto Cescon, Alessandra Fanti, Valentina Neri, Gavino Angius, Giuseppe Mereu, Giuseppe Boy.</div>
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Orari e luoghi delle performance</div>
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<br /></div>
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SABATO 13 MAGGIO</div>
<div style="text-align: justify;">
📍 Cripta di Santa Restituta, ore 12.00 e ore 18.00</div>
<div style="text-align: justify;">
📍 Chiesa di Santa Maria del Monte, ore 12.00 e ore 18.00 </div>
<div style="text-align: justify;">
📍 Cimitero Monumentale di Bonaria, ore 12.00 e ore 18.00</div>
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<br /></div>
<div style="text-align: justify;">
DOMENICA 14 MAGGIO</div>
<div style="text-align: justify;">
📍 Cripta di Santa Restituta, ore 12.00 e ore 18.00</div>
<div style="text-align: justify;">
📍 Chiesa di Santa Maria del Monte, ore 12.00 e ore 18.00 </div>
<div style="text-align: justify;">
📍 Cimitero Monumentale di Bonaria, ore 12.00</div>
<div style="text-align: justify;">
📍 Cripta del Santo Sepolcro, ore 17.30</div>
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<br /></div>
<div style="text-align: justify;">
Io leggerò sabato 13, alle 12:00 nella Chiesa di Santa Maria del Monte e alle 18:00 nel Cimitero monumentale di Bonaria.</div>
Giuseppe Mereuhttp://www.blogger.com/profile/17028785351102337185noreply@blogger.com0tag:blogger.com,1999:blog-1998594063544101413.post-7559251094071310972017-04-29T16:12:00.002+02:002017-04-29T16:12:37.468+02:00Primavera 3.0Elicotteri in assetto antisommossa<br />
pattugliano il panorama di un addio<br />
a finestre rassegnate, a tetti spalancati<br />
in uno sbadiglio che trascina il suo stupore<br />
da settant’anni, da quando ha avuto inizio<br />
un brindisi alla perduta memoria<br />
che dura tuttora e ha attraversato indenne<br />
le mode, i governi e le generazioni –<br />
spettri elettromagnetici, eventi tellurici<br />
mettono alla prova la capacità<br />
di adattamento alla nuova abitudine –<br />
ecco il paese dei manganelli,<br />
dove si muore di nostalgia<br />
o per tradizione, oppure<br />
si sopravvive per mancanza di scelta,<br />
di un luogo consono, eventualmente,<br />
ad una sosta in seconda fila,<br />
appena per il tempo di un caffè,<br />
di una sveltina in mezzo al traffico<br />
corretta con pezzi da cinquanta<br />
per sostenere l’economia del sottobanco -<br />
“bella bestia, hai qualcosa per me?”<br />
cuori di bue in salamoia per la mia bella,<br />
qualcosa di cui non deve sapere,<br />
qualcosa su cui poter fingere<br />
di non sentirsi complice quando<br />
chiude gli occhi per guardarsi intorno,<br />
per continuare a credere<br />
alle storie che si racconta –<br />
navi mercantili sbarcano carichi<br />
di carne umana da assoggettare<br />
alla propaganda, da schiavizzare<br />
sulle televisioni, da incatenare<br />
nelle piazze bene in vista affinché<br />
nessuno possa più sentirsi umano,<br />
affinché nessuno si sogni di scappare –<br />
le strade rigurgitano paure scatenate,<br />
aizzate come cani da combattimento<br />
dopo settimane di digiuno e botte,<br />
bestie inselvatichite pronte<br />
ad azzannare per un pezzo di pane,<br />
per poche maledette monete,<br />
per il posto migliore da dove<br />
veder passare l’abbondanza –<br />
chioschi di giornali vestiti a festa<br />
celebrano l’entrata in guerra<br />
contro i poveri, gli sfigati e i miscredenti,<br />
contro i cambiamenti di stati ed equilibri,<br />
contro i pericoli delle evoluzioni<br />
a corpo libero e senza protezioni<br />
dell’avanguardia darwiniana che invano<br />
precede, senza alcun seguito –<br />
santi numi del lunario nazionale,<br />
calciatori, cantautori e celebrità<br />
irrisorie, titolari di festività<br />
appositamente istituite<br />
cui votarsi alla bisogna,<br />
difensori della fede nell’ignoranza<br />
e nell’ipocrisia, nei secoli dei secoli<br />
proteggete il vostro popolo dalla libertà,<br />
dal buon senso e dalla responsabilità,<br />
dalla logica e dalla giustizia,<br />
affinché abbia ogni giorno di che lamentarsi –<br />
fuori tutti e noi chiusi dentro a sbranarci<br />
per solitudine o per diletto, per il sollazzo<br />
di chi tiene la cassa e conta il profitto,<br />
di chi stacca i biglietti all’ingresso,<br />
di chi apparecchia diffusioni via etere<br />
in alta definizione quadrifonica,<br />
esperienza iperrealistica<br />
a totale immersione solo<br />
nei salotti più esclusivi –<br />
la primavera è tra noi, avanza non vista;<br />
ignorata dai più, avviluppa nuove radici<br />
per soppiantare le vecchie avvizzite,<br />
preparando un ritorno in grande stile<br />
tra le evoluzioni dei giropizza,<br />
nelle giravolte dei saltimbanchi,<br />
sui banchetti dei ciarlatani<br />
che spacciano pistole cariche<br />
e deliri di onnipotenza –<br />
i germogli appena spuntati<br />
sono già avviati a marcire<br />
come è giusto che sia, aridi e sterili<br />
retaggi del passato peggiore<br />
che ritorna ad ogni nuova stagione –<br />
ad ogni nuova preda, possesso, spreco,<br />
l’inferno sopra di noi e quaggiù<br />
qualcosa di peggio, il supplizio<br />
di possedere tutto il superfluo<br />
e mancare di tutto il necessario.Giuseppe Mereuhttp://www.blogger.com/profile/17028785351102337185noreply@blogger.com0tag:blogger.com,1999:blog-1998594063544101413.post-54260390401442777432017-04-20T14:59:00.002+02:002017-04-20T14:59:42.096+02:00Senza titoloI cani con i capelli al vento<br />
si godono la libertà<br />
incuranti del guinzaglio<br />
con cui i loro padroni<br />
sono legati alla loro<br />
condizione di padroni,<br />
senza possibilità di scelta<br />
se non quella di farsi<br />
trascinare fuori casa<br />
all’ora prestabilita<br />
per la pisciata serale.Giuseppe Mereuhttp://www.blogger.com/profile/17028785351102337185noreply@blogger.com0tag:blogger.com,1999:blog-1998594063544101413.post-91895388892287770472017-04-05T15:16:00.002+02:002017-04-05T15:16:19.997+02:00Senza titoloQuesti muri mi parlano –<br />
sussurrano la notte nel sonno<br />
che tutto andrà bene,<br />
che tutto andrà come<br />
sempre deve andare –<br />
che sorgerà il sole domani<br />
e che se io ci sarò<br />
o non ci sarò, non farà<br />
alcuna differenza.Giuseppe Mereuhttp://www.blogger.com/profile/17028785351102337185noreply@blogger.com0tag:blogger.com,1999:blog-1998594063544101413.post-70428300485788640702017-03-25T14:46:00.002+01:002017-03-25T14:46:36.654+01:00Senza titoloQuesta poesia è stata scritta<br />
per celebrare tutti i ladri<br />
rapinatori grassatori<br />
trucidati a sangue freddo<br />
dai proprietari di case<br />
sbirri in borghese<br />
e altri eroi del giorno<br />
in possesso di regolare<br />
porto d’armi rilasciato<br />
dalle autorità preposte –<br />
sono loro i santi martiri<br />
gloriosi caduti della guerra<br />
contro l’ipocrita avidità<br />
di chi non si fa scrupoli<br />
a uccider per soldi.Giuseppe Mereuhttp://www.blogger.com/profile/17028785351102337185noreply@blogger.com0tag:blogger.com,1999:blog-1998594063544101413.post-7837265618247682282017-03-20T16:00:00.000+01:002017-03-20T16:00:24.298+01:00Senza titoloSmettere di scrivere per sempre<br />
almeno una volta alla settimana<br />
è un esercizio salutare<br />
per prevenire l’insorgere<br />
di fastidiose patologie<br />
dell’apparato digerente,<br />
disturbi del riflusso<br />
periferico egocentrico,<br />
flessioni nel livello<br />
degli acidi incolpevoli –<br />
per salvare la foresta tropicale<br />
dalla catastrofe ambientale,<br />
dall’olocausto nucleare<br />
di parole sovraccaricate<br />
sulle pagine fino ad innescare<br />
incontrollabili reazioni<br />
di fusione del nocciolo della questione,<br />
che lasciano indietro soltanto<br />
morti, feriti e scorie radioattive<br />
da nascondere sottoterra,<br />
buone neanche<br />
per accendere un fuoco<br />
e riscaldarsi la cena.Giuseppe Mereuhttp://www.blogger.com/profile/17028785351102337185noreply@blogger.com0tag:blogger.com,1999:blog-1998594063544101413.post-41981923814299201332017-03-15T16:10:00.002+01:002017-03-15T16:32:30.613+01:00Per Certi Versi - Lotte di Classe<div style="text-align: justify;">
Luca Bassi Andreasi presenta a Cagliari il suo primo libro di poesie dal titolo 'Lotte di classe', edito da La vita Felice</div>
<div style="text-align: justify;">
<br /></div>
<div style="text-align: justify;">
Programma</div>
<div style="text-align: justify;">
<br /></div>
<div style="text-align: justify;">
venerdì 17 </div>
<div style="text-align: justify;">
ore 17.00 performance di poesia presso il Centro Infissi di Viola Cossu, via Cuoco 35/37</div>
<div style="text-align: justify;">
<br /></div>
<div style="text-align: justify;">
ore 18.30 presentazione del libro presso la libreria Miele Amaro. Interviene Manuela Arca.</div>
<div style="text-align: justify;">
<br /></div>
<div style="text-align: justify;">
ore 21.00: al teatro Sant'Eulalia spettacolo di poesia performativa dal titolo “Lotte di classe” con Luca Bassi Andreasi, Giuseppe Mereu e Francesco Leone.</div>
<div style="text-align: justify;">
<br /></div>
<div style="text-align: justify;">
sabato 18 </div>
<div style="text-align: justify;">
ore 11.00: Guido Catalano e Luca Bassi Andreasi dialogheranno con gli studenti del liceo scientifico Leon Battista Alberti, via Ravenna, Cagliari</div>
<div style="text-align: justify;">
<br /></div>
<div style="text-align: justify;">
ore 16.00 performance di poesia presso iVeronaShowroom in via Biasi 25</div>
<div style="text-align: justify;">
<br /></div>
<div style="text-align: justify;">
Domenica 19</div>
<div style="text-align: justify;">
<br /></div>
<div style="text-align: justify;">
ore 11.00 Poeti in vetrina: Luca Bassi Andreasi sarà nella vetrina della Libreria di via Sulis protagonista di minime performances per un piccolo pubblico.<br />
<br />
Organizza l'associazione culturale Il Grimorio Delle Arti.</div>
Giuseppe Mereuhttp://www.blogger.com/profile/17028785351102337185noreply@blogger.com0tag:blogger.com,1999:blog-1998594063544101413.post-1537292185912780952017-03-13T15:06:00.005+01:002017-03-13T15:09:14.162+01:00TuttoMuscoliNienteCervello Poetry Slam<div style="text-align: justify;">
Le regole del gioco le conoscete...quasi tutti.</div>
<div style="text-align: justify;">
Questo è un TUTTO MUSCOLI NIENTE CERVELLO Poetry Slam, un contest di poesia e prosa, a tema libero che si svolgerà nel singolare scenario di una palestra di arrampicata, pieno di bei maschioni in canottiera e bellissime climbers cosparse d'olio johnson.</div>
<div style="text-align: justify;">
Per sfatare il mito per cui: chi ha muscoli non ha cervello e sensibilità, il circolo della palestra V10 Boulderzone ospita affermati e nascenti scrittori per una gara senza precedenti (come sempre ovviamente!), con un premio ambitissimo da tutti, un premio che scoprirete solo partecipando come scrittori/lettori, giudici o pubblico.</div>
<div style="text-align: justify;">
Qualche semplice regola per poter partecipare:</div>
<div style="text-align: justify;">
REGOLA 1: Avete tre minuti a disposizione per leggere</div>
<div style="text-align: justify;">
REGOLA 2: Sono ammessi solo testi propri</div>
<div style="text-align: justify;">
REGOLA 3: Nei tre minuti si possono leggere più testi, ogni secondo in eccesso sarà considerato penalità</div>
<div style="text-align: justify;">
REGOLA 4: NON SONO AMMESSI OGGETTI SCENICI QUALI SEDIE, MICROFONI, OMBRELLI, BANANE ECC. ECC.</div>
<div style="text-align: justify;">
REGOLA 5: I giudici verranno estratti a sorte tra coloro che in sala decideranno di candidarsi a questo ruolo.</div>
<div style="text-align: justify;">
Attendiamo la vostra candidatura, verrete selezionati inviando un testo completo di contatti telefonici e e-mail all'indirizzo marinafanari@gmail.com e un pezzo a scelta per valutare il livello di congruenza con il pubblico che vi aspetta curioso.Tempo massimo di invio il 12 Marzo 2017.</div>
<div style="text-align: justify;">
MC Marina Fanari</div>
<div style="text-align: justify;">
<br /></div>
<div style="text-align: justify;">
Informiamo il pubblico che, per l'occasione, il bar del circolo dara' il suo meglio per allietarvi la serata con bevande e aperitivi mai visti prima.</div>
<div style="text-align: justify;">
<br /></div>
<div style="text-align: justify;">
Informiamo i partecipanti che verranno selezionati e parteciperanno solo 8 fortunatissimi tra loro, che verra' offerto loro un aperitivo dal circolo della palestra e che il Poetry Slam in oggetto E' VALIDO PER LE SELEZIONI</div>
<div style="text-align: justify;">
REGIONALI DEL POETRY SLAM SARDEGNA DEL 2017.</div>
<div style="text-align: justify;">
<br /></div>
<div style="text-align: justify;">
L'appuntamento è per giovedì 16 marzo, alle ore 21, alla palestra V10 BoulderZone, in via Bizet 31 a Quartu Sant'Elena.</div>
Giuseppe Mereuhttp://www.blogger.com/profile/17028785351102337185noreply@blogger.com0tag:blogger.com,1999:blog-1998594063544101413.post-31301399081690828832017-03-11T16:04:00.002+01:002017-03-11T16:04:35.236+01:00Senza titoloI ragazzini al cinema<br />
fanno casino e non guardano il film –<br />
non si commuovono facilmente<br />
quando qualcuno muore<br />
o viene abbandonato<br />
da un amante distratto<br />
davanti alle biglietterie,<br />
ma continuano a lanciare<br />
i loro popcorn incendiari<br />
contro lo schermo<br />
illuminato a giorno<br />
dalle esplosioni,<br />
frantumando cuori<br />
come se fossero<br />
carri armati di marzapane<br />
con la sola forza del sesso –<br />
vorrei che sparissero,<br />
che mi lasciassero in pace<br />
mentre cerco di ascoltare<br />
come se mi importasse,<br />
mentre continuo<br />
a fingermi vivo.Giuseppe Mereuhttp://www.blogger.com/profile/17028785351102337185noreply@blogger.com0tag:blogger.com,1999:blog-1998594063544101413.post-2248837144353115712017-03-03T15:50:00.003+01:002017-03-03T15:50:54.635+01:00Senza titoloSono stato visitato<br />
dalla conoscenza –<br />
ha suonato alla porta<br />
una mattina presto,<br />
ho aperto in mutande<br />
trascinando le ciabatte<br />
fuori da un sogno<br />
lasciato a metà –<br />
non ho chiesto cosa volesse<br />
o quanti soldi le servissero –<br />
l’ho fatta accomodare<br />
e mi sono seduto<br />
proprio di fronte a lei,<br />
ci siamo guardati<br />
negli occhi per mezz’ora<br />
senza dire una parola –<br />
poi si è alzata di scatto,<br />
ha percorso il corridoio<br />
e se n’è andata –<br />
non l’ho più rivista da allora.Giuseppe Mereuhttp://www.blogger.com/profile/17028785351102337185noreply@blogger.com0tag:blogger.com,1999:blog-1998594063544101413.post-81943019763645754502017-02-28T14:44:00.002+01:002017-03-11T16:04:50.296+01:00Senza titoloC’è un personaggio inquietante<br />
seduto in prima fila,<br />
calvo, bassottino e con i baffi,<br />
lo sguardo sfuggente<br />
dietro le lenti spesse –<br />
l’ho sentito muoversi<br />
come un fantasma –<br />
c’è chi è pronto a giurare<br />
sulla tomba di famiglia<br />
di averlo visto almeno<br />
in tre posti diversi<br />
nel medesimo istante –<br />
se ne sta sempre da solo<br />
e non parla con nessuno –<br />
mi domando cosa passi<br />
nella sua mente quando<br />
mi fissa e sembra non vedermi –<br />
e ho paura di trovare<br />
la sua faccia nello specchio<br />
al posto della mia.Giuseppe Mereuhttp://www.blogger.com/profile/17028785351102337185noreply@blogger.com0tag:blogger.com,1999:blog-1998594063544101413.post-56007936927635526182017-02-24T14:41:00.003+01:002017-02-24T14:41:31.335+01:00Ho uccisoHo ucciso il poeta:<br />
qualcuno doveva<br />
pur farlo, per togliere<br />
di mezzo l’intralcio,<br />
per liberare il verso<br />
dal ventre imbolsito,<br />
dalle membra pesanti<br />
che lo schiacciavano<br />
e non lo lasciavano<br />
danzare leggero<br />
senza alcun ostacolo –<br />
ho ucciso il poeta,<br />
l’affabulatore contafrottole,<br />
il venditore di parole al peso,<br />
il ragioniere della metrica,<br />
il plagiario autorizzato –<br />
ho ucciso il poeta,<br />
l’ho fatto per me e per voi:<br />
non sopportavo più<br />
l’ego frustrato ferito,<br />
l’uso indecente<br />
di mostrarsi nudo<br />
davanti al pubblico<br />
con la pretesa<br />
di esprimer se stesso,<br />
i suoi sentimenti<br />
da palcoscenico –<br />
ho ucciso il poeta<br />
in una notte di luna<br />
cacciandogli dritto<br />
il microfono in gola<br />
con una mossa inattesa:<br />
immaginate la sua sorpresa<br />
nel venire interrotto<br />
per sempre, strappato<br />
all’affranto uditorio<br />
così violentemente,<br />
prematuramente scomparso<br />
dalle pagine stampate –<br />
e con sollievo già dimenticato.Giuseppe Mereuhttp://www.blogger.com/profile/17028785351102337185noreply@blogger.com0tag:blogger.com,1999:blog-1998594063544101413.post-4272005154098848812017-02-21T15:26:00.001+01:002017-02-21T15:26:42.296+01:00Senza titoloResuscitato a nuova vita,<br />
rianimato e riabilitato,<br />
come ti senti oggi<br />
con tutta quest’aria da respirare,<br />
con questa gente intorno<br />
che pende dalle tue labbra,<br />
che attende che pronunci<br />
la tua prima parola,<br />
se sarà il nome di qualcuno,<br />
un numero da giocare<br />
sulla ruota dei ritornati,<br />
un indirizzo a cui spedire<br />
le lacrime conservate? –<br />
non la deludere, non la sprecare<br />
con un’imprecazione di poco conto,<br />
una maledizione a denti stretti<br />
contro la mano che ha messo <span class="Apple-tab-span" style="white-space: pre;"> </span>l’inciampo –<br />
tocca a te questa volta<br />
dare alla luce te stesso –<br />
pensaci bene,<br />
schiarisci la voce –<br />
apri gli occhi, alzati,<br />
scandisci il tuo nuovo nome.Giuseppe Mereuhttp://www.blogger.com/profile/17028785351102337185noreply@blogger.com0tag:blogger.com,1999:blog-1998594063544101413.post-79706550737936075352017-02-13T15:59:00.000+01:002017-02-13T16:11:35.123+01:00I sogni bruciatiSabato 18 febbraio, alle 19, ritornano i poeti del gruppo MaTITaTe al Teatro Houdini<br />
<br />
Alessandra Fanti<br />
Andrea Vicentini & Annapaola Marturano<br />
Fabrizio Raccis<br />
Giuseppe Mereu<br />
Maurizio Ricci<br />
Mauro Tolu<br />
<br />
con la partecipazione del musicista Matteo Onorato Piras<br />
<br />
Presenta la serata Chiara Mura<br />
Ingresso 5€<br />
<br />
Teatro Houdini, via Bulgaria 1/B, Quartu Sant'Elena (Ca)Giuseppe Mereuhttp://www.blogger.com/profile/17028785351102337185noreply@blogger.com0tag:blogger.com,1999:blog-1998594063544101413.post-54633058314490997332016-12-13T14:55:00.001+01:002016-12-13T14:55:49.927+01:00Pithecantropus Rex<div>
Sotto l’ombra di un pensiero verde salvia</div>
<div>
si salva solo una scrittura bastarda,</div>
<div>
che s’avanza seminando scongiuri</div>
<div>
e vane carte ricoperte di enigmi</div>
<div>
che mai nessuno proverà a svelare –</div>
<div>
tu prendi il ritmo e lasciati andare,</div>
<div>
ti porterò dove non serve sapere</div>
<div>
a che ora parte il prossimo treno</div>
<div>
e se tutto il denaro che possiedi</div>
<div>
basterà per acquistare il biglietto –</div>
<div>
se ti lasciassi asportare il cervello,</div>
<div>
la tua testa sarebbe molto più leggera</div>
<div>
e non stancherebbe così tanto i tuoi piedi</div>
<div>
quando la porti in giro per metterla in mostra</div>
<div>
come un cane di razza al guinzaglio,</div>
<div>
l’appiglio cui agganciare un pensiero</div>
<div>
che non devi scordarti di pensare</div>
<div>
se vuoi esser considerato in certi ambienti –</div>
<div>
sovverti la dittatura del linguaggio,</div>
<div>
l’usanza borghese di dare un senso</div>
<div>
alle parole e alle frasi, capovolgi</div>
<div>
il dialogo e spariglia il campo,</div>
<div>
sorprendendo l’avversario che t’affronta</div>
<div>
mostrandosi con il tuo vero volto –</div>
<div>
sono un tipo ben strano, io che la notte</div>
<div>
traggo il piacere dalle parole,</div>
<div>
trascurando il sonno per gettare amore</div>
<div>
nella vostra fornace indifferente –</div>
<div>
e non ho niente da dire riguardo l’anima</div>
<div>
ma credo nell’esistenza del corpo,</div>
<div>
nel suo ribellarsi inconfutabile</div>
<div>
quando lo si vuole sottomesso</div>
<div>
al folle controllo della legge,</div>
<div>
alla mortificazione della morale –</div>
<div>
io scrivo per ridare dignità</div>
<div>
alle biciclette rubate, agli attimi</div>
<div>
traditi per tramonti di passaggio –</div>
<div>
per continuare il discorso mai interrotto</div>
<div>
sull’essere maestosamente semplici</div>
<div>
e minutamente complessi, meccanismi</div>
<div>
imperfettamente funzionanti abbastanza</div>
<div>
da concepire il supplizio demenziale</div>
<div>
della puntualità, il paradosso</div>
<div>
spaziotemporale del lavoro</div>
<div>
su cui si fondano repubbliche</div>
<div>
e si demoliscono cinematografi –</div>
<div>
noi, scimmie addomesticate</div>
<div>
che studiano le stelle per inventarsi</div>
<div>
divinità terribili attraverso cui</div>
<div>
adorare noi stessi in carne ed ossa –</div>
<div>
noi, creatori e distruttori di mondi</div>
<div>
per un passatempo da ragazzini</div>
<div>
perpetuamente inesperti.</div>
Giuseppe Mereuhttp://www.blogger.com/profile/17028785351102337185noreply@blogger.com0tag:blogger.com,1999:blog-1998594063544101413.post-8227807993345369672016-12-07T15:46:00.002+01:002017-02-18T16:10:09.482+01:00Diritto di silenzioMi astengo? Sì, mi astengo! <span style="background-color: white; color: #474b4e; font-family: "helvetica" , "arial" , sans-serif; font-size: 13px;">–</span><br />
<div>
dal dovere di intrattenere</div>
<div>
con l'esibizione del privato</div>
<div>
un pubblico senza volto,</div>
<div>
nomi e cognomi privi</div>
<div>
di segni di riconoscimento,</div>
<div>
di dettagli anatomici</div>
<div>
che li rendano distinguibili <span style="background-color: white; color: #474b4e; font-family: "helvetica" , "arial" , sans-serif; font-size: 13px;">–</span></div>
<div>
dall'obbligo di mostrarmi,</div>
<div>
denudato e trafitto,</div>
<div>
alla lente del microscopio,</div>
<div>
al banco degli imputati</div>
<div>
in attesa di giudizio <span style="background-color: white; color: #474b4e; font-family: "helvetica" , "arial" , sans-serif; font-size: 13px;">–</span></div>
<div>
dalle conversazioni</div>
<div>
confidenziali ed oziose,</div>
<div>
dai referendum, dalle elezioni <span style="background-color: white; color: #474b4e; font-family: "helvetica" , "arial" , sans-serif; font-size: 13px;">–</span></div>
<div>
dalle lezioni di vita vissuta</div>
<div>
o soltanto immaginata</div>
<div>
di chi pretende di decretare</div>
<div>
quale cosa giusta farmi fare <span style="background-color: white; color: #474b4e; font-family: "helvetica" , "arial" , sans-serif; font-size: 13px;">–</span></div>
<div>
dalle indicazioni di voto</div>
<div>
e dai voti di cambiamento,</div>
<div>
di sobrietà, di dimagrimento <span style="background-color: white; color: #474b4e; font-family: "helvetica" , "arial" , sans-serif; font-size: 13px;">–</span></div>
<div>
di fedeltà a idee asfissianti</div>
<div>
che levano ossigeno alla mente,</div>
<div>
che urlano per non annaspare,</div>
<div>
che si dibattono in attesa</div>
<div>
di qualcuno che le venga a salvare <span style="background-color: white; color: #474b4e; font-family: "helvetica" , "arial" , sans-serif; font-size: 13px;">–</span></div>
<div>
dovevamo proprio ridurci</div>
<div>
a produttori non richiesti</div>
<div>
di opinioni per conto terzi,</div>
<div>
a loro volta fabbricanti</div>
<div>
l'inutile paccottiglia</div>
<div>
di chiacchiere che oltraggia i silenzi <span style="background-color: white; color: #474b4e; font-family: "helvetica" , "arial" , sans-serif; font-size: 13px;">–</span></div>
<div>
rivendico la dimenticanza,</div>
<div>
il passare inosservato,</div>
<div>
la banalità dell'esistenza</div>
<div>
lontano dal centro dell'attenzione <span style="background-color: white; color: #474b4e; font-family: "helvetica" , "arial" , sans-serif; font-size: 13px;">–</span></div>
<div>
e non ho ambizione per una parte</div>
<div>
da attore protagonista nel dramma</div>
<div>
collettivo che si va mettendo in scena <span style="background-color: white; color: #474b4e; font-family: "helvetica" , "arial" , sans-serif; font-size: 13px;">–</span></div>
<div>
così poco mi appassiona che non sia</div>
<div>
il suono prima della parola,</div>
<div>
il corpo prima della voce,</div>
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il pensare prima dell'idea <span style="background-color: white; color: #474b4e; font-family: "helvetica" , "arial" , sans-serif; font-size: 13px;">–</span></div>
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la quiete prima dell'esplosione.</div>
Giuseppe Mereuhttp://www.blogger.com/profile/17028785351102337185noreply@blogger.com0tag:blogger.com,1999:blog-1998594063544101413.post-49437697845704387942016-11-09T12:58:00.002+01:002016-11-09T12:58:23.956+01:00Vendersi beneDi ritorno da un rave extragalattico,<br />
gattonando piano nell’ingresso<br />
di riflesso per non farmi intercettare<br />
da vedette ipermetropi del riflusso,<br />
trovo riverso sul pavimento<br />
un verso avanzato chissà quando<br />
dal fracasso di un’idea funesta –<br />
aduso a frequentar sotterfugi<br />
in caso di carenza di materia<br />
poetica prontamente utilizzabile,<br />
passo all’incasso e porto via per poco<br />
quel che mi basta per ultimare l’opera<br />
ancora, invero, neppure iniziata –<br />
terminata la vacanza in universi<br />
estremamente distanti e spersi,<br />
è tempo di tornare sul mercato<br />
a piazzare il mestiere a chi meglio<br />
si presta ad apprezzarlo o, perlomeno,<br />
si mostra disponibile a pagarlo –<br />
ognuno ha un prezzo e di questi tempi<br />
non si può andare troppo per il sottile<br />
con l’idealismo esistenziale,<br />
l’epica iperterminale,<br />
il postmoderno stanziale –<br />
rotolando sul piano astrale,<br />
scartando di lato per evitare<br />
la seduzione del fallimento,<br />
le sexy sirene dell’insuccesso,<br />
la comodità dell’incomprensione,<br />
fingendo di passare di là per caso<br />
può capitare di imbattersi<br />
in certe crepe nella realtà<br />
che dobbiamo allargare,<br />
in certi delitti dell’anima<br />
su cui bisogna indagare –<br />
è un duro lavoro, un guadagno sudato,<br />
ma è allora che l’arte raggiunge lo scopo<br />
di pagare da bere all’artista<br />
e, se ne avanza, lasciare da parte<br />
qualcosa che dia un senso alla vita<br />
di chi vive cercando qualcosa<br />
che ancora non sa di avere perduto.Giuseppe Mereuhttp://www.blogger.com/profile/17028785351102337185noreply@blogger.com0