Danni collaterali,
vittime incolpevoli
di calcoli inesatti –
di variabili impazzite
in un sistema infallibile
che assicura l'eternità
per gli eroi da indimenticare –
esempi di dedizione,
di sopportazione –
di sacrificazione,
scarnificazione,
sotto i colpi di frusta
che piovono dal cielo,
dalla mano sconosciuta
che agisce in nome e per conto
bombe a fissione,
a frammentazione,
a deflazione –
bombe a grappoli
di licenziati
che non vedranno la liberazione
dalla dittatura della produzione
dove si abbatte un indice
è morte e devastazione;
fame, sete e carestia,
cadaveri da seppellire –
vergogne da cancellare,
da nascondere come ciminiere
chiuso il ciclo industriale
come il respiro dei bombardieri
che posano placidi il carico
sulla terra scarificata –
isterilita, contaminata,
terra che non potrà più generare;
terra stuprata che nessuno
avrà la rabbia di vendicare
quando la sirena urla
l’orario di ingresso,
è già troppo tardi
per salvarsi la vita
nei rifugi o nelle fabbriche,
al ritmo della morte martellante
che non prevede vie di fuga
o salvacondotti per chi
si attarda, rimane indietro,
perde contatto con il tempo
che rotola impazzito
nessuna pietà per i deboli,
per le vedove e gli orfani –
e allo stesso modo,
nessun riposo per chi è stanco,
nessuna gioia per chi è afflitto,
nessun futuro per chi è disperato
il mercato nero offre
generi di sussistenza,
manodopera a basso costo
e non uno scrupolo
per chi vuole investire
per rilanciare il paese,
per risollevare le sorti
dell’economia reale
a stento, si sopravvive;
in qualche maniera sotterranea
si lavora, si resiste –
è il millenovecentoquarantatré
da settant’anni a questa parte.
Dove acquistarlo
lunedì 18 febbraio 2013
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