non ha un intento nobile –
non tratta argomenti
di interesse comune
e rifiuta qualsiasi forma
di impegno sociale –
non pretende di rendere migliore
la vita altrui, né di mettermi
in pace con la coscienza –
io i libri li scrivo
dalla fine verso l’inizio,
saltando le pagine dispari,
quelle pari e tutte le altre –
a testa in giù, i piedi per aria
a intercettare umori
come antenne protese
ad auscultare l’universo,
il suo perpetuo vibrare
di cicale estive
e cellulari impazziti.
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