Assaggerò la tua carne
come un dono di Dio,
ti santificherò sulla mia tavola
come ad un altare -
sarai il mio corpo e la mia chiesa,
la vittima sacrificata
che divorerò devotamente -
ti sognavo in tempi di digiuno,
quando vagavo con sguardo da belva,
offrirti tenera e tremante
al mio appetito; e già ti amavo -
sarai forse tu il cibo
che salverà la mia anima
da un'inedia solitaria,
se sarai abbastanza da saziarmi:
insieme celebreremo
la più profonda delle unioni -
e tu sarai per sempre in me
quando di te non resterà nulla,
perché l'amore è più veloce del tempo
e non cadrà mai preda dell'età -
perché sbranando le tue membra
ti conserverò intatta,
sposa eternamente pura
al mio banchetto nuziale.
Dove acquistarlo
giovedì 4 dicembre 2008
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