Gatti che attraversano la strada

Gatti che attraversano la strada
E' uscito "Gatti che attraversano la strada", il mio primo libro di poesie

lunedì 4 luglio 2011

Senza titolo


Questa poesia parla di suore –
suore in libera uscita
che imboccano divieti di transito
per entrare dall’ingresso posteriore
in discoteche peccaminose
dove strofineranno i loro corpi
contro sconosciuti strafatti di coca
per riportarli sulla retta via –
l’abito penitenziale copre
lo stretto indispensabile,
lasciando poco spazio alla preghiera
e ancor meno alla vergogna –
l’eucaristia ha sapore
di stordimento e sballo incontenibile,
estasi mistica da mescolamento
di fluidi corporei indecenti –
di ritorno alla clausura,
hanno ancora di che scandalizzarsi
per un ubriaco che piscia contro un muro,
per i cani che si accoppiano per strada
e per un barbone che bestemmia
sui gradini di una chiesa
cercando Dio nel cuore della notte.


Questa poesia è stata scritta per gioco, un gioco tra poeti con la mia amica Alessandra Fanti: ciascuno dei due ha proposto una parola, dopo di che abbiamo scritto ognuno la sua poesia, con l'unica regola che contenesse entrambe le parole proposte. Le due parole erano sapore e transito. Di seguito, la poesia di Alessandra.

Traguardi

Tra l'inutilmente atteso,
dovrò annoverare:

non il gusto
del filo di lana
strappato di slancio
a cui io stessa rinunciai
per mancata ambizione,

ma l'aroma dell'attimo perfetto
in cui tutto è compiuto,
che permea da sempre i miei sogni
e si dissolve al risveglio,
ed è il profumo fragrante del dirmi arrivata
ad un dove per l'anima
che sia casa e meritato riposo.

Il traguardo raggiunto,
consumando scarpe e tenacia,
è un sapore che io mai saprò.

La sola vittoria,
di cui potrò menar vanto
alla fine dei giorni in transito,
sarà quell'ultimo passo,
prima dell'oltre
a tutti dato,
per essere finalmente
umana tra umani.

Senza meriti nè conquiste.
Di sola vita compiuta.

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