la notte si attarda dietro le palpebre
delle tapparelle abbassate,
prima che il circo
impazzito del traffico
cominci il suo spettacolo
spazzandola via –
cercandomi nelle tasche
banconote di grosso taglio
che credevo di avere,
per regalarle a una zingara
che mi auguri buona fortuna
per quando sarò sorpassato –
una poliziotta mi ferma
e mi chiede i documenti –
le dico che non può arrestarmi
per eccesso di poesia.
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