In questa città fatta di simboli
e manifesti elettorali strappati,
facce gonfie e falsi sorrisi
accompagnano chi va al lavoro
per il minimo sindacale
o solo per sentirsi vivo –
ignorato da chi ha scoperto
il trucco per sopravvivere
senza mangiare, bere e respirare
e trascorre le sue giornate
dentro una cassa da morto
al camposanto dei cuorcontenti,
da cui esce solo a tarda notte
per spaventare gli avvocati
che vanno a rovistare
nei cassonetti dell’immondizia
per scoprire cosa si prova
ad essere dei senzatetto.
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