Gatti che attraversano la strada

Gatti che attraversano la strada
E' uscito "Gatti che attraversano la strada", il mio primo libro di poesie

mercoledì 14 giugno 2017

Mondo cannibale

E’ un mondo cannibale, cavernicoli
in giacca e cravatta decidono
il destino della specie umana
seduti dietro enormi scrivanie
all’ultimo piano di palafitte
dotate di ascensori supersonici –
scienziati tribali progettano
viaggi spaziali a bordo di razzi
in alabastro ed ebano, alimentati
da alambicchi a petrolio e pietre
focaie di ultima generazione –
per conquistare il futuro a colpi
di lance e bastoni, le selci
rudemente affilate lacerano
il tessuto spaziotemporale
come tenera carne indifesa –
l’orizzonte degli eventi osserva
il turno settimanale di riposo:
nessun sacrificio sarà celebrato
sugli altari e nelle fabbriche
dove si immolano ai macchinari
gli anni migliori del nostro tempo,
dove si adorano le divinità
del lavoro e della puntualità,
dove la dinamo inarrestabile
del progresso genera meraviglie
e stregonerie per divertire
i padroni del fuoco e degli uomini –
ingraziarsi gli dei della produzione
richiede crudeli riti di iniziazione,
automutilazioni cerimoniali
della persona, amputazioni
dei pensieri e della volontà,
circoncisioni della dignità
con strumenti rudimentali
e dolorosi, eppure ineccepibili
nell’imporre la fede, il logo
aziendale marchiato sulla pelle –
cacciatori di teste perlustrano
i confini della notte nel turno
di guardia alle urne elettorali,
reliquie di un culto antico
che ancora sopravvive
nella superstizione popolare,
l’illusione di poter controllare
il cambiamento, l’avanzata
inesorabile delle orde del tempo –
le avanguardie illuminano la via
verso il nulla, il traguardo
dell’umano cammino –
il grado massimo dell’evoluzione:
abbrutirsi davanti alla televisione,
la catarsi definitiva sul divano
prima di andare a dormire,
le immagini che invocano
l’odio per l’infedele e il disertore,
la spia, il portatore di sventura
ed epidemia, di malasorte –
l’emissario di morte e ogni altra cosa
sconosciuta e spaventosa,
il messaggero del diluvio universale –
dell’era glaciale che prepariamo
per spazzarci via, per cancellare
le tracce del nostro passaggio,
per occultare le prove del misfatto –
la seduzione dell’autodistruzione
ci guida alla purificazione
planetaria, la prassi collaudata
di massacri millenari garantisce
la riuscita dell’operazione –
di noi non resteranno che fossili
a forma di lombrico.

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